Sabato, 04 Marzo 2023 18:00

Nevia

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Nevia è una ragazza di 17 anni con un carattere forte e ribelle che vive nel quartiere Ponticelli a Napoli. Orfana di madre e con il padre in carcere, vive in un campo container con la nonna paterna Nana, con la sorella minore Enza e con la prostituta Julia. Svolge alcuni piccoli lavori particolarmente precari in un quartiere dove “nascere femmina, è una vera disgrazia”. I contrasti con la nonna e con boss del quartiere, assieme alla protezione che cerca per lei per sua sorella minore, portano Nevia a ribellarsi.

nevia1Anche il modo di vestire di Nevia evidenzia questo anticonformismo. Indossa spesso abiti sportivi probabilmente per nascondere la sua femminilità che vuole nascondere al quartiere. Il rapporto più intimo lo ha con una fotografia della madre defunta alla quale si rivolge nei momenti più difficoltosi. Gli unici rapporti amichevoli che riesce ad avere sono con la sorella Enza e la zia Lucia, la quale spesso la ospita nel momento in cui nella casa della nonna arrivano i clienti.

Una speranza la trova quando nel quartiere arriva una compagnia circense. Nevia, dopo un primo apparente disinteresse, inizia a lavorare per il circo. In questo nuovo ambiente Nevia ritrova una speranza e le opportunità che Ponticelli non le ha mai saputo dare.

I rapporti con gli artisti e con gli animali del circo sono diametralmente opposti rispetto a quelli che ha con Ponticelli. Nei momenti passati al circo, la vediamo nutrire e accudite gli animali come se fossero persone care, ha con loro quel rapporto di affetto che, all’infuori di pochi casi, non riesce ad avere con gli abitanti del quartiere nel quale è cresciuta. Questi nuovi rapporti le danno quella gioia che fino a quel momento non avevamo ancora visto sul suo volto. Vede in queste persone venute da fuori città una vera famiglia che, per diverse ragioni, non ha mai avuto. Vede in loro una possibilità di riscatto verso l’ambiente in cui è cresciuta e dal quale vuole uscirne.

La stessa regista Nunzia De Stefano (attrice e sceneggiatrice, Nevia è la sua opera prima), ha vissuto per dieci anni nei container della periferia di Napoli dopo il terremoto in Irpinia del 1980 e da giovane ha pure lavorato nei circhi, come racconta nelle sue note di regia: «È il periodo decisivo per la costruzione dell’identità e della personalità di un individuo, è anche il più controverso, e i ricordi della mia giovinezza appartengono proprio ai dieci anni vissuti in un container nella periferia di Napoli, quando il terremoto degli anni ‘80 costrinse la mia famiglia a sfollare in un campo improvvisato, in attesa di una sistemazione adeguata. I giorni diventarono mesi e i mesi anni, ma la casa popolare non è mai arrivata e abbiamo imparato così ad adattarci a quella situazione drammatica, cercando di ristabilire una quotidianità perduta e abituandoci a vivere dignitosamente anche con quel poco che avevamo. Nel frattempo, generazioni sono andate e venute, ma i campi container ancora esistono: si sono tramutati in un piccolo mercato immobiliare di serie Z che offre spesso un tetto ai rifugiati di altre sfortunate realtà.

Allo stesso tempo, però, credo sarebbe un limite ricercare solo nella mia autobiografia il valore di questa storia. Quello di Nevia è un racconto di formazione, la descrizione delle peripezie e dei tanti ostacoli che si frappongono tra una giovane adolescente di diciassette anni e la conquista di una libera e matura consapevolezza di sé. Il contesto rappresenta soltanto lo sfondo di una vicenda che spero riesca ad acquisire un significato universale. Nevia è una ragazza che, come tante sue coetanee, combatte contro un destino che sembra già scritto, dalla famiglia o dalla società: è una Cenerentola moderna ma senza principe azzurro, che cerca con caparbietà e risolutezza il proprio posto nel mondo.»

Per una parte Nevia quindi può essere considerato un film autobiografico, ma la regista dunque non ha voluto con questo film raccontare la propria storia, ma evidenziare le problematiche, sia generali, sia giovanili, in dei contesti molto complicati e difficili da vivere, dove comandano gli uomini e le donne devono sottostare ai loro ordini. É un film al femminile, ma anche universale, si centra per quasi la sua intera durata sulla protagonista, e attraverso lei ci vengono presentate le diverse complesse situazioni che si possono trovare in questi contesti.

Anche se stilisticamente diverso, possiamo associare il personaggio di Nevia alla Rosetta dei fratelli Dardenne. Entrambe vivono in miseri accampamenti, entrambe vogliono riscattarsi dalla vita che stanno vivendo sognando un’esistenza “normale”.

Dario Condemi

Regia: Nunzia De Stefano

Sceneggiatura: Nunzia De Stefano, Chiara Ridolfi

Fotografia: Guido Michelotti

Scenografia: Daniele Frabetti

Costumi: Massimo Cantini Parrini

Montaggio: Sarah Mcteigue

Musiche: Michele Braga

Cast: Virginia Apicella (Nevia), Pietra Pontecorvo (Nanà), Rosy Franzese (Enza), Pietro Ragusa (Guido), Franca Abetegiovanni (Lucia), Simone Borrelli (Salvatore), Gianfranco Gallo (Peppe), Lola Bello Durojaiye (Julia)

Produzione: Archimede Film/RAI Cinema

Distribuzione: Archimede Film

Italia, 2019

Durata: 86’

RICONOSCIMENTI

In concorso alla 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Orizzonti.

Nastri d’Argento 2021: candidatura Miglior Regista Esordiente

NUNZIA DE STEFANO

(Italia/Napoli)

FILMOGRAFIA

2019 Nevia

Letto 81 volte Ultima modifica il Sabato, 04 Marzo 2023 18:05

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